lunedì 20 ottobre 2014

e senza ali / e senza rete

Un giorno ho detto: " Ecco, io rimarrò sola."
E tu mi hai detto: " Tu sola non lo sarai mai, ci sono qua io."
Questo per me vuol dire essere sorelle.

Siamo sorelle, è vero, come dice sempre mamma il sangue non è acqua, ma completamente diverse.

Due donne adulte, e diverse. Tu stanziale, io sempre con la valigia in mano, nelle tue foto sembra di tornare indietro, e rivedere mamma da giovane. Io invece la fotocopia di mio padre, oltre al naso ho ereditato anche una certa dose polemica, che mi rendo conto aumenta più passano gli anni.

Due bambine diverse, ieri. Io piagnona e meticolosa, tu decisamente vivace. Mi hai spaccato tutto, mi hai morsicato il naso, stracciato i miei amatissimi libri, le pagine dei compiti.

Mi regalarono Barbie Sunshine, ad una Befana di molti decenni fa, quella col cappello da rodeo rosa e gli stivali texani azzurri. Era il mio sogno, a me piacevano le Barbie con le braccia che formavano un angolo retto perchè erano le più accessoriate, mentre a te toccò in sorte quella sfigata di Barbie ballerina.

Bastò un mio attimo di distrazione, la Barbie lasciata sul termosifone, e sei arrivata tu, l'hai presa dall'unico punto da cui non andava presa, dall'orecchino, a forma di ananas, blu. Quello che successe dopo, è facile da immaginare: si rompe l'orecchino, la mamma pensa alla reazione della figlia maggiore, noiosa e petulante, e nasconde il misfatto incollandolo con la colla, come se nulla fosse successo. Ovviamente io, figlia (allora) petulante e noiosa, me ne sono accorta subito, la Barbie non era più nuova, era usata, ed era diventata come tutte le altre. Mi ricordo ancora, sono stata a controllare che la minuscola crepa non si vedesse, ma era lì, e mi sembrava bella evidente, e quindi giochi finiti, ed era da buttare.

Io alla ricerca della perfezione, tu così spensierata che non te ne importava, immersa nel tuo fracasso.

Ti volevo picchiare, sul serio, ma mamma mi diceva, crescerà, e poi quando sei diventata  grande ho smesso di pensare che volevo dartele, anche perchè le avrei prese.

Tu sei cresciuta, e la vita è andata avanti, ben oltre quell'orecchino a forma di ananas.

Io con le mie pisciate da zingara, e la mia rincorsa verso il sole, io con le mie valigie scalcinate, piene di imperfezioni, di ginocchia sbucciate, di cambiamenti. Io, con la mia valigia sporca di viaggi, che sono e restano la più grande passione.

Tu, che hai capito come la tua vita potesse diventare meravigliosa solo se vissuta di fianco a lui.
Tu, che lo guardi e lo ritrovi complice, e ridete come due emoticons all'unisono in una chat.

Tu, che chissene della colla giallastra sull'orecchino, non bisogna badarci, funziona lo stesso, e fa la sua figura, anche se da lontano.

Tu, a cui auguro di rosicchiare tutti gli attimi di vita.