L’altro giorno mi hanno detto che
sono besic (scritto così).Forse chi me lo ha detto
voleva stupirmi con effetti speciali, ignorando che la lingua inglese mi serve,
e per sopravvivere, quindi ne faccio abbondantemente uso.
Tutto di me ho sempre pensato,
tranne di essere besic. E per stile
di vita, e per modo di pensare, e per ninnoli – bracciali, collanine, orecchini
che mi porto sempre dietro, e che continuo a comprare con fame. Questo ti fa
riflettere sulla differenza della percezione che si ha di sé, e l’immagine di
te che hanno gli altri.
Fortunatamente dovunque vada sono
circondata da tanto, e niente di questo tanto è besic, come molti lo intendono.
Le strade sono affollate da
alberi di chinino, dalle foglie lunghe come punte di lance, che curano circa 42
malattie, qui credono nella medicina naturale, questo si che è besic, usano un rimedio solo per curarli
tutti. 42 come le tribù che lottano per un posto al sole, e litigano e si
ammazzano fra di loro, i giriama,
pacifici e polentoni, che vivono la
costa, i kikuiu, bellicosi e
guerrieri, i masai, regali nelle loro
tuniche, dai colli adornati di perline gialle e verdi, il bastone che sembra
una zucca, e le infradito fatte di copertone, che si muovono assenti al di
sopra degli altri, al di sopra delle altre tribù che considerano besic, loro proprio no. Tutto fuorché.
C’è chi sceglie di vivere con,
chi vive senza. Chi senza lo sceglie, chi ci si ritrova. Come il proprietario
del Barefoot, caratteristico locale a forma di zampa che sfama chi s’imbatte e
batte la spiaggia di Che Chale. S’imbatte non per il mare, francamente ne ho
visti di più belli, ma la si sceglie per la sua sabbia. Dorata. Un mix di
granelli e pirite, che le conferisce quel tono assolutamente non besic che hanno molte spiagge.
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sabbia di Che Chale |
Una distesa di nulla, con sopra
il cielo e sotto l’oro. Un tesoro prezioso sia per chi guarda su, ma anche per
le onde del mare che giocano fra i tuoi piedi. Fra i tuoi piedi e quelli di
pochi altri, uno dei pochi posti in cui le conchiglie sulla sabbia, poche e
bianche, superano i visi che incroci, bianchi anch’essi, ma abituati al nero,
al nulla.
La strada per arrivare è uno
sterrato rovente, dai finestrini si scorgono maniche di camicia di terzo o
quarto passaggio che si asciugano il sudore. Si raccoglie il cocco per
costruire le case con il guscio, e farne il vino con il succo, usato nei
matrimoni, se esageri, non ti alzi più in piedi.
La strada per uscire è un
susseguirsi di incroci tutti uguali, di uomini che tagliano il legno, di
bambini seduti in mezzo alla polvere, aggrappati alle madri che con il braccio
libero ti chiedono un po’ di farina. (pour
parler, 24 kg di farina costano 1000
scellini kenyoti, circa 10 euro, ma così, solo per dire).
Molti sono gli scossoni, la
maggior parte emotivi, del cuore che frulla, perché pensi a questo fottutissimo
mondo di serie B, molti di pancia, perché ti ritrovi lo stomaco in gola, a
furia di ballare, sembra di stare sul tagadà,
quando sei in cima alla salita vuoi dire “con le mani, su le mani” per sentire
meglio la discesa, e quando risali di nuovo chi sta lassù ti spara una boccata
di verde, quasi la jeep si ferma, e vedi trecentosessantagradi di Africa, di
polmone, di adrenalina, di baobab, di iniezione in vena. Respira. E butta
fuori. Il panorama ti si pianta dentro.
dal vetro della jeep |
Anche negli dèi si era piantato
dentro qualcosa. L’incazzatura nel vedere l’arroganza dei ricchi abitanti di
Marafa, dopo un’ora di jeep ma ad una galassia dalla vita, che utilizzavano il
latte al posto dell’acqua, sprecando e l’uno e l’altro, mentre i poveri al di
fuori crepavano come statue di sale, arsi dal sole e dalla sete. Arsi dall’ira,
gli dèi punirono lo sperpero devastando la città di Marafa, che si inaridì di
colpo, lasciando che la vita passasse oltre, regalando uno spettacolo
emozionale a chi oggi si affaccia su quello che fu ieri.
Canyon di Marafa |
io a Marafa |
Un Canyon paragonato da molti al
Bryce Canyon (Utah, USA), fatto di gole, di pareti di arenaria, di roccia intagliata da cui
esce polvere bianca, rossa ed ocra, di bush
come la savana insegna. Una passeggiata di circa un’ora , un one way di depressione di circa 73 metri
di profondità.
Un luogo che sembra besic ma che come tutti i paesaggi in cui
sembra che la vita non ci sia stata, regala testimonianze di una vita che è passata. D’altronde vige la regola che
vale per gli esseri umani, ognuno ha il suo
tempo.
La temperatura si sente, il sole
cuoce le spalle, bisogna avere scarpe da ginnastica se no si scivola, mentre si
ammira il panorama che ti si pianta dentro per la seconda volta. Ai bambini
raccontano che dopo il tramonto del sole
questo luogo si trasformi nella cucina del diavolo (non a caso il soprannome è Hell’s Kitchen), e che tutte le notti si
sentano rumore di coperchi e pentole, come se il caro Lucifero fosse sempre in
mille faccende affaccendato ed avesse un bel numero di commensali- unica
presenza animale riportata, i babbuini.
Uscita dal Canyon, mi sono seduta
su di una panchina. Mi si è avvicinata una bambina, cranio rasato, mi ha fatto
vedere il piede graffiato da non so cosa. Mi ha sorriso. Aveva la canottiera
larga, e dentro ci teneva tre quaderni con la copertina colorata per andare a
scuola. Ho guardato nello zaino, avanzavo una matita, gliel’ho regalata, lei ha
sorriso di nuovo, si è rimessa a guardare il sole, io mi sono ritrovata a piangere.
Mi sono tolta le scarpe da
ginnastica, e sono rimasta con i piedi nella polvere, sulla panchina, da sola,
con un tramonto scuro che tremolava davanti a me, con la giornata che finiva,
con il rumore delle jeep e l’odore di benzina intorno.
sole che trema |
E mi sono sentita fortunata,
perché tutto il besic o non besic che mi sta
intorno mi sta insegnando che è bello provare a vivere la vita a piedi nudi.
it's time for Kenya, disegnato con i piedi nudi |
E.
Elenabi sei bella!!!!! Besic o no, non possiamo piu' fare a meno di te!!!!!
RispondiEliminaoddio, divento come la droga!!! ahahahah
RispondiEliminaSì, sei bella. Però non sono i ninnoli, bracciali, collanine ed orecchini a renderti non besic. Anzi quelli mi sa che remano contro!!! :D
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